lunedì 8 ottobre 2012

Noi generazione anni '90

Eh si oggi mi gira così, spesso penso alla mia infanzia e un pò mi mancano quei momenti di spensieratezza.
Vedo questi ragazzini di oggi che non fanno altro che stare davanti giochini elettronici/computer/cellulare/tab/ già alla tenera età di 3 anni. Li vedo dappertutto, e ovvio che la colpa sia dei genitori... quando mai in un ristorante o pub i miei mi hanno messa davanti il pc a vedere cartoni animati?? 
Io sono dell'86 praticamente anni '90 e già esisteva il computer/cellulare ecc ma il fatto che prima non era per tutti, la mia generazione si è divertita un mondo, perchè i giochi li creavamo noi e ho tantissimi ricordi....vai a dire a un gruppo di ragazzi di passare una serata tra amici a giocare a monopoli, tabù, e tutti gli altri giochi di società, ti rideranno contro dandoti della sfigata perchè non sei davanti un bar con un bicchiere in mano ad osservare le persone perchè quello fa figo =_='



Noi che la penitenza era "dire, fare, baciare, lettera, testamento";
noi che ci sentivamo ricchi se avevamo parco della Vittoria e Viale dei giardini;
noi che i pattini avevano quattro ruote e si allungavano quando il piede cresceva;

noi che rubavamo i gessetti a scuola per giocare al parco al gioco della campana;
noi che la bella lavanderina...;
noi che chi lasciava la scia più lunga della frenata con la bici era il più figo;
noi che il ciao si accendeva pedalando;
noi che suonavamo il campanello per chiedere se c'era l'amico in casa;
noi che dopo la partita c'era la rivincita e poi la bella della bella;
noi che giocavamo ad indovina chi e conoscevamo tutti i personaggi a memoria;
noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città e la città con la d era sempre Domodossola;
noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album panini;
noi che avevamo il nascondiglio segreto con il passaggio segreto;
noi che giocavamo a merda con le carte;
noi che ci divertivamo anche facendo strega comanda color;

noi che giocavamo al lupo mangia frutta;
noi che le cassette se le mangiava il mangianastri e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic o il dito;
noi che avevamo i cartoni animati belli;
noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake, Mazinga, Daitan3, Gundam, Gandam, Astro robot e Daltanius;
noi che guardavamo la casa della prateria anche se metteva tristezza;
noi che le barzellette erano Pierino, il fantasma Formaggino o un francese, un tedesco ed un italiano;
noi che ci emozionavamo per un bacio sulla guancia;

noi che si andava in cabina a telefonare;
noi che c'era la polaroid ed aspettavi che si vedesse la foto;
noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della coca cola con l'albero;
noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo;
noi che suonavamo i campanelli e poi scappavamo;
noi che ci sbucciavamo il ginocchio e ci mettevamo il mercurio cromo e più era rosso e più eri figo;
noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava due;
noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario a casa era il terrore;
noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su google;
noi che il disastro di Cernobyl voleva dire che non potevamo bere il latte alla mattina;
noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio;
noi che se andavi in strada non era così pericoloso;
noi che sapevamo che erano le quattro perchè stava per iniziare bim bum bam;
noi che sapevamo che era pronta la cena perchè c'era Happy days;
noi che il primo novembre era tutti i santi, mica halloween;
noi che se la notte ti svegliavi ed accendevi la tv vedevi il segnale d'interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso;
noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figo;
noi che guardavamo allucinati il futuro nel drive in con i paninari;
noi che la merenda era la crostatina e il flauti;
noi che il twix si chiamava raider e faceva competizione al mars;
noi che le All star le compravi al mercato a 10mila lire;
noi che tiravamo le manine appiccicose uscite dalle patatine al muro; 

noi che spendevamo la nostra paghetta per comprarci il cioè il mercoledì;
noi che sparavamo con le pistole della Polystil;
noi che compravamo i dischi originali perchè costavano poco;
noi che d'estate giocavamo a rialzo sul marciapiede;
noi che rispettavamo i più vecchi;
noi che giocavamo alla guerra come se fosse un ricordo lontano;
noi che spendavamo tutti i nostri averi per indossare le Timberland, le Barlington, le cinture di El Charro e le felpe della Best Company;
noi che credevamo alla democrazia;
noi che facevamo la gara della bolla più grossa con le Big Bobble;
noi che le uniche pastiglie che conoscevamo erano le aspirine per curare la febbre;
noi che se venivi bocciato a scuola o rimandato scattava il terrore a casa ed andavi in castigo;
noi che rispettavamo i muri ed i monumenti della nostra città;
noi che il computer era il Commodore vic 20 o il 64;
noi che eravamo orgogliosi di esser italiani;
noi che per caricare un gioco sul computer ci mettevamo 20 minuti con le cassette che emettevano quel rumore tipo fax;
noi che il cellulare era quello dei carabinieri;
noi che ci vantavamo con gli amici di averle toccato una tetta;
noi che il danno più grosso che facevamo era rubare le matite al conad;
noi che i nostri miti erano supereroi e non froci della tv;
noi che guardavamo buona domenica perchè era divertente;
noi che per invitare fuori una ragazza dovevamo chiamare a casa  e superare il filtro della mamma;
noi che ci sentivamo fighi se avevamo il carburatore del orto 19 pari sulla vespa;
noi che sfrigolavamo in bocca con i Frizzi Pazzi;
noi che quando nevicava in città si scendeva dalla colina coi sacchetti della spazzatura;
noi che a Natale c'era sempre il film di Asterix;
noi che avevamo la penna da 12 colori, la gomma profumata e la Replay cancellabile;
noi che facevamo la capannetta sull'albero;
noi che bevevamo dalla fontana dei giardinetti o dalla stessa bottiglia senza prenderci le malattie;
noi che la frutta si mangiava con la buccia senza metterla a bagno nel Lisoform;
noi con l'ippopotamo della Pampers, il gufo della dolce Ochessina ed il delfino del Galak;
noi che mangiavamo le Goleador;
noi che mettevamo i jeans coi risvolti scozzesi;
noi che i giocatori nelle squadre erano più o meno sempre gli stessi e gli stranieri erano meno degli italiani;
noi che leggevamo al pubblicità degli occhiali a raggi x sull'ultima pagina del tele sette;
noi che tagliavamo il tonno con un gressino;
noi che giocavamo in piazzetta col Tango o il Supertele;
noi che a ricreazione si giocava a figu;
noi che a quelle che ci piacevano le scrivevamo la letterina;
noi che ci mettevamo sulle mani la Vinavil per poi toglierla come pelle secca;
noi che i paninari si picchiavano coi metallari;
noi che le sigarette facevano male anche se non c'era scritto;
noi coi braccialetti neri di gomma o coi fili di lana intrecciati che ti facevi a casa;

noi che dopo carosello tutti a nanna;
noi che quando la/o vedevamo ci venivano le farfalle nello stomaco;
noi che a scuola aspettavamo la ricreazione per vedere la/il ragazzina/o;
noi che andavamo a ballare la domenica pomeriggio;
noi che le feste in cantina erano feste da inbrocco;
noi che non avevamo il telefonino ma il gettone sempre in tasca;
noi che portavamo i pantaloni a campana come il Cele;
noi che pulivamo i dischi di vinile con il panno antistatico;

noi che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo; 


Noi che siamo stati queste cose e gli altri non sanno cosa si sono persi

Nessun commento:

Posta un commento